Cos’è il fermo amministrativo
Il fermo amministrativo è un atto amministrativo utilizzato della Pubblica Amministrazione e da altri enti (Comuni, INPS, Regioni, Stato, etc.) per recuperare in maniera coattiva i propri crediti.
Attraverso tale strumento il bene mobile registrato di proprietà del debitore viene bloccato e ne viene impedita, come nel caso di automobile, la sua circolazione, pena sanzioni.
Una modalità, questa, indirizzata ad ottenere il pagamento da parte del debitore moroso.
Per tutta la durata del fermo amministrativo (e quindi fino a quando non ne è disposta la sua cancellazione a seguito dell’avvenuto pagamento del dovuto da parte del debitore) il mezzo “fermato” è assoggettato alle seguenti limitazioni:
- non può circolare, se lo fa rischia una salatissima sanzione amministrativa;
- non può essere radiato dal PRA, esportato o rottamato;
- deve essere custodito in un luogo non soggetto a pubblico passaggio, ad esempio garage o cortile privato.
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Il bene potrà invece essere ceduto a terzi (come nel caso di sua vendita) rimanendo in capo al nuovo proprietario le limitazioni preesistenti.
In caso di circolazione si incorrerà in una sanzione compresa tra 777 euro e 3.114 euro con confisca del mezzo e quindi con suo passaggio definitivo in proprietà allo Stato.
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