Cos’è l’IMU
L’IMU (Imposta Municipale Unica o Imposta Municipale Propria) è un’imposta italiana sugli immobili, introdotta nel 2012, che sostituisce la vecchia ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) e in parte l’IRPEF sugli immobili non locati.
Cos’è l’IMU
L’IMU è un’imposta che grava su immobili, terreni e fabbricati, esclusa l’abitazione principale, a meno che questa non sia classificata nelle categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9). L’imposta è calcolata sulla base imponibile che si ottiene rivalutando la rendita catastale dell’immobile del 5% e poi moltiplicandola per un coefficiente che varia a seconda del tipo di immobile (es. 160 per le abitazioni, 55 per i negozi).
Chi deve pagare l’IMU
L’IMU deve essere pagata dai proprietari di immobili, inclusi terreni agricoli e fabbricati. Anche i titolari di diritti reali sugli immobili (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie) sono soggetti a questa imposta. Nel caso di più comproprietari, ognuno è tenuto a pagare la sua quota in base alla percentuale di proprietà.
Esenzioni
L’IMU non è dovuta per l’abitazione principale, a meno che non si tratti di un’abitazione di lusso (categorie catastali A/1, A/8, A/9). Sono esenti anche le pertinenze dell’abitazione principale (garage, cantine, ecc.), fino a un massimo di una per ciascuna categoria catastale.
Scadenze e modalità di pagamento
L’IMU si paga generalmente in due rate, con scadenze il 16 giugno e il 16 dicembre di ogni anno. È possibile pagare l’imposta utilizzando il modello F24 o tramite bollettino postale.
Se l’IMU non viene pagata, si incorre in diverse conseguenze legali e sanzionatorie. Ecco cosa accade:
1. Sanzioni e interessi
- Sanzioni amministrative: Se il pagamento dell’IMU viene effettuato in ritardo, vengono applicate delle sanzioni amministrative. La sanzione base è pari al 30% dell’importo non versato, a cui si aggiungono gli interessi di mora calcolati giornalmente. Tuttavia, se il contribuente si ravvede, può beneficiare del “ravvedimento operoso”, che permette di ridurre le sanzioni in base al ritardo con cui si effettua il pagamento.
- Interessi di mora: Gli interessi vengono calcolati su base giornaliera in base al tasso legale in vigore. Più si ritarda il pagamento, più gli interessi accumulati saranno elevati.
2. Ravvedimento operoso
Il contribuente che si accorge di non aver pagato l’IMU entro la scadenza può regolarizzare la propria posizione tramite il ravvedimento operoso. Le sanzioni sono ridotte in funzione del tempo trascorso:
- Entro 14 giorni dal termine: la sanzione è dello 0,1% per ogni giorno di ritardo.
- Dal 15° al 30° giorno: la sanzione è pari all’1,5% dell’importo dovuto.
- Dal 31° al 90° giorno: la sanzione è pari all’1,67%.
- Oltre il 90° giorno e fino a un anno: la sanzione è del 3,75%.
3. Accertamento e ingiunzione
Se il mancato pagamento non viene sanato, il Comune può avviare un procedimento di accertamento. Viene emesso un avviso di accertamento, che contiene l’importo dovuto, comprensivo di sanzioni e interessi. Se il contribuente non paga entro i termini stabiliti nell’avviso di accertamento, il Comune può emettere un’ingiunzione di pagamento.
4. Pignoramento e recupero coattivo
In casi estremi, se il contribuente non paga nemmeno dopo l’ingiunzione, il Comune può procedere al recupero coattivo del credito tramite pignoramento dei beni o del conto corrente.
5. Iscrizione a ruolo
L’importo dovuto può essere iscritto a ruolo, e la riscossione può essere affidata all’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ex Equitalia), che potrà avviare ulteriori azioni di recupero, come il fermo amministrativo dei veicoli o l’ipoteca sugli immobili.
6. Prescrizione
L’IMU si prescrive dopo cinque anni. Questo significa che il Comune ha cinque anni di tempo per richiedere il pagamento dell’imposta non versata. Trascorso questo periodo, il debito non può più essere legalmente richiesto.
Non pagare l’IMU può quindi comportare costi aggiuntivi notevoli, oltre a possibili problemi legali. È sempre consigliabile regolarizzare la propria posizione il prima possibile per evitare conseguenze più gravi.
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