Offese in videochat è reato? Insussistenza



Con sentenza 10905/2020 la S.C. ha escluso la ravvisabilita del reato di diffamazione nel caso di offese rivolte ad una determinata persona in videochat in presenza di terzi invitati nella chat vocale.
Ciò in quanto l’elemento distintivo tra ingiuria e diffamazione è costituito dal fatto che nell’ingiuria la comunicazione, con qualsiasi mezzo realizzata, è diretta all’offeso, mentre nella diffamazione l’offeso resta estraneo alla comunicazione offensiva intercorsa con più persone e non è posto in condizione di interloquire con l’offensore (v. Cass. Pen. n. 1031317/2019).
Ne consegue che il fatto, come accertato dalla sentenza impugnata, e’ stato qualificato come ingiuria aggravata dalla presenza di più persone, ai sensi dell’art. 594 c.p., u.c., che, ai sensi del D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, art. 1, comma 1, lett. C), è stato depenalizzato.


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