Cos’è la clausola “Claims Made”
Cos’è una clausola claims made?
La claims made ( che letteralmente significa “a richiesta fatta”) rappresenta una clausola ricorrente nei contratti di assicurazione sulla responsabilità civile verso terzi.
È diffusa soprattutto in materia di responsabilità professionale e subordina la copertura assicurativa al fatto che il sinistro sia stato denunziato al proprio assicuratore nel periodo in cui il contratto è in essere.
Si tratta di una clausola acquisita nella prassi commerciale per contrastare l’aumento dei costi per indennizzo conseguente ad una dilatazione eccessiva dei tempi in cui opera la copertura assicurativa.
Così, al fine restringere l’operatività della polizza, e ridurre l’ambito del rischio si è ricorsi a tale tipologia di clausola che consente di limitare la responsabilità dell’assicurazione.
In buona sostanza in presenza di tale clausola determinante diviene, , ai fini della copertura assicurativa, non tanto il momento in cui il fatto si è verificato ma il momento in cui il fatto viene denunciato.
Ciò fa sì che qualora venga svolta una richiesta risarcitoria nei riguardi dell’assicurato quando il contratto di assicurazione non è più in essere perchè cessato, questi sarà sguarnito di ogni tutela assicurativa.
In altri termini con il regime di claims made occorre che la richiesta risarcitoria provenga durante la vigenza del contratto assicurativo.
Come recentemente confermato dalla Sezioni Unite di Cassazione (sentenza 24.9.2018, n. 22437), le claims made delimitano l’oggetto del contratto del contratto di assicurazione e non sono limitative della responsabilità, onde la natura non vessatoria delle stesse.
Il modello contrattuale basato sulle claims made rientra nell’assicurazione della responsabilità civile e rappresenta una deroga pattizia all’art. 1917 c. 1 c.c. consentita dall’ordinamento ai sensi dell’art. 1932 c.c.
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