Cos’è il co-branding
Con il co-branding le imprese si accordano sull’utilizzo, congiunto o disgiunto, delle rispettive marche, con lo scopo di raggiungere obiettivi comuni, o autonomi, ma tra loro compatibili.
I partner sono infatti imprese che pur attuando un sistema di collaborazione in determinate attività, mantengono tuttavia la propria individualità ad operare in ambiti distinti.
Le relazioni che in questo modo si vengono ad instaurare comprendono tre tipologie di accordi:
-il merchandising dei marchi: l’accordo consente la concessione d’uso della licenza di marchio ad aziende che operano in settori diversi da quello del licenziante (per ulteriori approfondimenti sul merchandising clicca qui);
– la comunicazione cooperativa: in questo caso le aziende associano le proprie marche per l’utilizzo congiunto in ambito pubblicitario e/o promozionale (uno spot televisivo, un messaggio pubblicitario radiofonico, uno scambio di link o banner in carte di credito e via dicendo).
Gli accordi possono distinguersi in;
Joint advertising quando due o più marche sono poste sullo stesso piano, senza prevalenza dell’una sull’altra, quindi captate in parità sinergica in vista del raggiungimento del medesimo fine;
Joint promotion quando la collaborazione a livello promozionale riguarda due o più marche note, che in questo modo desiderano incrementare le vendite dei propri prodotti contando sull’impatto generato dalla combinazione dei due marchi;
– la co-denominazione, consiste nel rapporto fra una marca ospitante e una marca invitata fra le quali sottende una relazione collaborativa che richiede una co-definizione dei benefici che ne derivano e una co-firma del prodotto.
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